La testimonianza di Caterina
Attualmente ho 47 anni ed ho cominciato ad assumere sostanze alcoliche già dall'età di 14 anni.
Ho sempre avuto una modalità di bere di tipo socializzante, per cui con lo scopo di "far fronte" a situazioni con altre persone fino ad arrivare allo sballo.
Purtroppo però non ho mai avuto il controllo sulle quantità alcoliche che assumevo con la triste conseguenza che dai 16 anni in poi tutte le volte che bevevo mi ubriacavo fino a perdere la ragione.
Circa 16 anni fa ho cominciato a prendere in considerazione il problema, unitamente ad un altro disturbo di tipo alimentare (bulimia per la precisione) che si è presentato in maniera importante all'età di 20 anni.
Dapprima ho provato a fare dei periodi di astinenza di circa 6 mesi con l'aiuto dell'Antabuse, ma come smettevo di prenderlo ricominciavo a bere più di prima.
Circa 10 anni fa mi hanno ritirato la patente per guida in stato di ebbrezza. A questo punto mio padre ha preso seriamente in mano la situazione contattando il Prof. Gallimberti e prendendomi un appuntamento.
Ho cominciato subito un trattamento che prevedeva l'astinenza con l'aiuto di alcuni farmaci e delle sedute di psicoanalisi. Le cose hanno cominciato ad andare meglio ma la voglia di bere continuava a rimanere…
Circa 7 anni fa il Professore mi propone di provare un nuovo trattamento che si fonda su delle stimolazioni magnetiche transcraniche (rTMS). Ho ovviamente accettato.
Da subito ho avvertito dei risultati positivi sull'impulso di bere, ma poco dopo ho dovuto interrompere il trattamento a causa della mia quarta gravidanza.
Finito il periodo di allattamento mi sono nuovamente sottoposta al trattamento con dei nuovi macchinari molto più precisi.
Nell'arco di pochi mesi ho drasticamente smesso di avere l'impulso di tipo alimentare delle abbuffate e il mio rapporto con l'alcool si è completamente modificato al punto che da allora, pur continuando a bere (in dosi limitate), non mi è più capitato di perdere il controllo.
A riguardo la prima "prova" l'ho fatta facendo scherzosamente una scommessa con il Professore stesso: il giorno dopo il trattamento sarei dovuta andare in discoteca (tipo di locale da dove una volta non ne uscivo in stato cosciente…), e pur non privandomi di un paio di dosi di alcool, non avrei perso l'autocontrollo.
Scommessa vinta! Per la prima volta ho vissuto l'intera serata divertendomi!!!
La testimonianza di Sonia
Ho conosciuto il Prof. Gallimberti ed il suo staff agli inizi del 2015, uscita da poco da una separazione complessa, che ci ha costretto a continuare a lavorare insieme.
Gli inizi del 2015 sono stati il momento in cui ho subito più profondamente il peso di questa frattura, anche perché lui aveva una nuova storia e continuava a esibirmela.
Io dal 1993, appena laureata, ho lavorato nel mondo del vino e quindi ho da sempre una certa familiarità con degustazioni e assaggi di vino più o meno professionali.
La realtà è che da quando ho cominciato a frequentare il mio ex, le occasioni di consumo si sono moltiplicate. Quasi esclusivamente in casa, ma era un modo per rilassarci, compensare l'ansia e lo stress per tutte le difficoltà che la nuova attività chi ha portato. Era diventato così un momento di relax e di rassicurazione a cui era sempre più difficile rinunciare.
Nel Febbraio 2015 la mia famiglia mi ha portato a prendere atto che questo atteggiamento stava diventando una dipendenza. Io non una persona che va a locali, e che al massimo nel bicchiere di vino cercava la possibilità di addormentarmi sul divano la domenica pomeriggio; tutto quello che cercavo era un momento di tregua all'ansia che mi attanagliava per tutto il giorno.
Era comunque ovviamente sbagliato.
Quello che non scorderò mai dell'inizio del trattamento con il Prof. Gallimberti, un mix di cure farmacologiche innovative per l'ansia e la depressione, affiancata ai trattamenti con la TMS, è la rinascita che è avvenuta in me. Come aveva preannunciato il Professore, ho cominciato a percepire le cose in maniera diversa, ho ricominciato (con molta calma) ad uscire, ho cambiato perfino la tipologia dei programmi televisivi che mi piaceva seguire, i miei gusti alimentari... Ricordo in particolare un periodo, nel 4/5 mese di cura, in cui avevo raggiunto una lucidità mentale, una creatività e una capacità di decisione incredibili. Lì ho preso decisioni incredibili per me e mi sentivo realmente una fucina di idee e positività.
Negli anni successivi ho sentito il bisogno di periodi di richiamo della terapia perché, non cambiando il difficile ambiente di lavoro, a volte mi sentivo fragile e bisognosa di supporto.
Anche nel 2020, Covid permettendo, sto facendo dei richiami con la TMS, a cui mi hanno consigliato di affiancare degli incontri dei EMDR perché alla base di tutto ci sono traumi mai superati e che sto cominciando ad elaborare solo adesso. Continuo a vivere una fase difficile in cui si stanno sommando tutta una serie di problemi, sul lavoro per i rapporti con il socio oltre alla crisi che ha travolto tutti, problemi ereditari con una sorella assolutamente fuori di senno, oltre ad una madre sempre più anziana e che accudisco personalmente e con l'aiuto di personale fidato.
Posso dire che anche in questa fase le cure del team del Prof. Gallimberti mi ha dato un aiuto enorme. Mi hanno portato a prendere decisioni autonome a cui non ero mai riuscita ad arrivare. Nello specifico a farmi affiancare da un consulente che mi sta aiutando a sbrogliare le problematiche in azienda ed ereditarie, che sono profondamente interconnesse. Tutto nonostante l'ostilità del socio.
Sono finalmente arrivata alla conclusione che non devo più assecondare tutti, ma prendere in mano la mia vita, chi ci vuole farne parte rimane, a chi non va bene se ne vada pure. Devo cominciare a pensare a me con un po' di sano egoismo e a recuperare degli spazi miei, finora fagocitati dagli altri.
Grazie infinite al Prof. Gallimberti ed al suo staff, in particolare Sonia, Sonia & Sonia, per esserci stati e per essere ancora vicino a me.
La testimonianza di Ottiero
Ottiero Ottieri con link al Bere oscuro di L. Gallimberti
Dal diario di bordo di Luigi Gallimberti
Il 21 dicembre 1989 nel suo ambulatorio di Padova si presenta un signore di 65 anni che, senza essere interpellato, inizia a raccontarsi:
Faccio lo scrittore, ma dalla fine degli anni '60 non leggo una riga, solo mi rileggo. Fino a 40 anni sono stato astemio poi, causa un libro che non riuscivo a finire, ho cominciato a bere sempre di più… Tutti hanno sempre trattato il mio bere come sintomo di altri disturbi. Ho fatto - aggiunge con un tono tra sfida e minaccia - cinque psicoanalisi, tre freudiane, la prima con Musatti, e due junghiane. Sono l'uomo più analizzato d'Italia... ho fatto innumerevoli ricoveri in varie cliniche europee .
Il paziente è stato preso in cura solo e perché Gallimberti, in quel periodo, stava sperimentando un farmaco, il GHB che aveva dimostrato la capacità di "spegnere" in tempi rapidissimi il desiderio di alcol. Tutti i farmaci e tutti gli interventi psicologici fatti in precedenza da Ottieri erano falliti. Grazie a quel farmaco Gallimberti poté iniziare un lavoro psicoterapico. Il paziente nel giro di pochi mesi smise di bere, ma continuò il lavoro psicoterapeutico con Gallimberti per una decina d'anni.
La loro storia fu descritta da Ottieri nel libro L'irata sensazione di peggioramento, dove il paziente viene rappresentato con il nome di Pietro Mura e Gallimberti con quello di Prof. Migliorini. Il libro fu pubblicato poco prima della sua morte, sopraggiunta per un attacco cardiaco.
Qui di sotto sono riportati alcuni brani tratti da quel libro, che spiegano con grande chiarezza, i cambiamenti cui il paziente andò incontro, grazie al GHB che non smise mai di assumere, e la psicoterapia.
Prima vivevo rintanato nella mia stanza, ora ho molti progetti: andare in vacanza al Grand Hotel di Rimini, passare una settimana nella mia casa di Chiusi, andare a ritirare il Premio letterario Mondello e altri ancora.
Mi hanno telefonato Fellini, Gillo Pontecorvo e Marco Ferreri, che ho incontrato recentemente a una mostra cinematografica. E tutto questo perché, grazie a lei, (Prof. Migliorini, NdA) il rifugio nella malattia non funziona più, e per un malato cronico, questo è un bel salto.
Nota per il lettore
Il GHB permise a Gallimberti di ottenere importanti risultati per molti anni e con moltissimi pazienti, ma tale farmaco presentava due grandi limitazioni: una durata d'azione molto breve e, in alcuni casi, induceva dipendenza. Gli effetti della rTMS hanno grandi affinità con quelli indotti dal GHB, perché vi è una simile stimolazione della produzione di dopamina. Ma gli effetti ottenuti con la stimolazione magnetica persistono nel tempo e non danno dipendenza.
La testimonianza di Giorgio
Ho 27 anni e svolgo una vita normale, sono sposato da 5 anni lavoro come artigiano, dormo bene alla notte e mi sveglio sempre di buon umore, mangio regolarmente con appetito, le forze non mi mancano, non soffro d'ansia, l'umore è per la maggior parte del tempo buono mi sento sempre positivo ed ho sempre una gran voglia di fare, mi sento attivo, non mi tremano le mani al mattino e non sudo senza motivo.
Ho tutti i valori nella media e sono sempre presente in quello che faccio. Non ho attorno a me persone negative e non litigo facilmente senza motivo e anche se non è così importante in questa storia sto anche risparmiando. Sono di parola con i miei cari e puntuale al lavoro. Qualcuno dirà: una vita normale!!! Ed io rispondo che "sì" lo è ma soltanto da 18 mesi a questa parte!!
E cioè da quando mi sono affidato al metodo Gallimberti per la cura dalla mia dipendenza dall'alcol. Prima di allora la mia vita era tutta al contrario di com'è adesso. Consiglio vivamente a chi ha veramente voglia di non far più comandare l'alcol nella propria vita di farsi aiutare da dei veri professionisti.
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